Il relitto Isonzo si trova a poche miglia dalla costa di Torre Delle Stelle sotto la torre del Finocchio. Faceva parte di un convoglio di altre due navi (Loredan ed Entella) fatte tutte colare a picco il 10 aprile del 1943 dal sommergibile Safari. L’Isonzo, una nave cisterna che trasportava carburante, fu colpita da quattro siluri che centrarono la chiglia e la poppa facendola affondare in soli 15 minuti.
Il relitto è pedagnato: una cima fissata sul ponte viene tenuta in tensione da alcuni bidoni pieni d’aria, posti a diverse profondità, per permettere sia un facile ancoraggio ai natanti, sia un punto di riferimento durante la discesa e la risalita dei subacquei.
È adagiata sul fondo sabbioso sul lato di dritta con la poppa verso la costa e la prua verso il mare aperto; la chiglia è orientata verso Villasimius mentre la coperta verso Cagliari,
ad una profondità che va da -40 a -56 metri circa. In virtù della profondità impegnativa l’immersione è destinata a sub esperti in possesso di brevetto trimix.
Le bombole sono infatti caricate con un gas ternario che utilizzeremo durante la discesa e la permanenza sul fondo, mentre la decompressione prevede una seconda bombola con gas iperossigenato da utilizzare dai -21 metri sino alla superficie.
Così equipaggiati scendiamo lungo la cima: arrivati a circa 25/30 metri di profondità lasciamo la cima per andare a planare verso poppa dove rimaniamo affascinati dal cannone ancora in ottimo stato che punta verso la superficie. Proseguiamo trovando a breve distanza l’ancora di rispetto, ancora appoggiata al fumaiolo; da un oblò distinguiamo l’interno della nave e i lavandini ancora integri.
Andando verso prua incrociamo la torre comandi ormai crollata riversa sul fondo, mentre a poppa incontriamo il secondo cannone.
Lì vicino, davanti la santabarbara, troviamo ancora alcune bombe di profondità. Non è raro incontrare qualche cernia che usa il relitto come tana o alcuni dentici a caccia.
Dopo circa 20 minuti risaliamo effettuando i vari deep stop per smaltire i gas inerti accumulati durante l’immersione. Risalendo a -21 metri effettuiamo il cambio gas con la bombola che ci siamo portati appresso durante tutta l’immersione.
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