Rivista di portualità, spiagge, sport, trasporti, viaggi e cultura mediterranea

Immergersi nei mari della Sardegna del sud_di Alessandra Scifoni

Il mondo sottomarino riserva innumerevoli sorprese e bellezze difficili da immaginare, se non si è disposti ad avventurarsi sotto la superficie.

Le coste della Sardegna offrono uno scenario ideale per questo genere di avventure.

Non solo il Nord dell’isola è ben attrezzato per compiere immersioni a diverse profondità, anche al Sud possiamo andare alla scoperta del mondo sommerso, prendendo semplicemente in affitto l’attrezzatura se siamo degli esperti, o facendoci accompagnare da una guida o da un istruttore se siamo degli aspiranti sub.

Diversi centri specializzati sono a vostra disposizione (alcuni anche tutto l’anno), con equipe di professionisti che assicureranno lo svolgimento delle vostre immersioni in tutta sicurezza.

Sono organizzati corsi per bambini (dagli otto anni in su), corsi di primo soccorso, rescue, snorkeling, immersioni in grotta ed escursionismo a carattere educativo ed ambientale.

È molto importante infatti, oltre il divertimento, la scoperta e la comprensione degli equilibri che regolano gli ecosistemi marini.

Per chi fosse interessato, alcune scuole forniscono corsi anche per ottenere i brevetti subacquei. Le didattiche utilizzate sono quelle più diffuse in Italia e nel mondo: PADI (Professional Association of Diving Instructors), NASE (National Accademy of Scuba Educators) e la più antica IDEA Europe (International Diving Educators Association).

I prezzi variano a seconda del tipo di esperienza che si vuole vivere ma, in genere, non sono eccessivi, considerando anche l’ottima attrezzatura utilizzata.

Vale comunque la pena non limitarsi, almeno per una volta, ad ammirare gli splendidi paesaggi costieri, la sabbia e gli scogli a ridosso di acque limpidissime, ma inoltrarsi nelle profondità marine per esplorare un mondo diverso e sempre affascinante. 

Buggerru – Porticciolo