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Noi e la città futura_di Giorgio Ariu

Certo non possiamo dire che la costruzione de “La città futura”, che lo stesso Gramsci non ha visto vissuta,abbia oggi un grande cantiere. Ma è indubbio che i suoi insegnamenti non possono non definire i sardi e gli italiani decisamente privilegiati nel contesto politico ed educativo internazionale. 

E privilegiato è questo giornale che a distanza di oltre 50 anni può mettere a frutto una serie articolata di interventi originali ed esclusivi di chi su Gramsci ha messo insieme più di un mattone. 

Servizi che Il Cagliaritano ha pubblicato intorno alle celebrazioni del 40° anniversario della morte del Grande pensatore, quando Cagliari divenne il più grande pensatoio Gramsciano radunando una moltitudine di persone che neanche ai più celebrati concerti rock. 

Certamente il fascino di Berlinguer richiamò folle adoranti e il sindaco di allora Salvatore Ferrara mi rese l’onore di preparare il suo discorso. E Giuseppe Podda mi rese ancora più felice accompagnando in redazione l’esordiente Sergio Atzeni.

Ci mancano e tanto, tutti questi grandi intellettuali e a loro, in questo periodo che vede franare valori e altre certezze, ci piace dedicare questo lavoro.

Col sorriso, con un pizzico di malinconia e con quell’amore per la collettività che è stato sin dal febbraio 1973 il cemento di questo giornale.

In copertina Giuseppe Podda e Sergio Atzeni