Il sogno del fanciullo di provincia è un volo libero e lontano. Il tappeto volante della sua illuminata fantasia è un mulinare di emozioni e incontri, atmosfere e luoghi, progetti e ricordi.
Dalle guglie dei minareti orientali alle vertigini dei grattacieli della Grande Mela, dall’armonia altezzosa della Ville Lumière agli ori e gli argenti di una Roma ancora gioiosa e innamorata di fontane e vicoli, insegne e ponti sul grande fiume, il sogno ha creato storie audaci e insolite.
Lo spirito aristocratico e gentile di Biagio Arixi ha composto i versi alti e nobili amati da Alberto Moravia e Dario Bellezza, ha toccato le anime di donne bellissime e irraggiungibili, intercettato i nuovi colori della dolce vita e fermato il tempo delle regine della scena e i passi del signore della danza, insieme rapiti e intenti ad ascoltare e conoscere la grande anima di Sardegna scappata da un paese di campagne e zucchero per andare incontro alla dimensione più autentica e ardita del proprio essere.
Il poeta gentile è di famiglia decorosa e schiva come l’entroterra isolano sa esprimere, ma espone per ancestrale destino le stimmate di un destino eletto che accoglie il momento propizio per assumere forma e sostanza di una vita indimenticabile.
La figura centrale della saggia e tollerante madre Efisia scolpisce i suoi sentimenti ed è ideale culla e protezione, nido e terra da ritrovare dopo il vorticoso groviglio di appuntamenti e libri, aerei e agende di mille note. La donna riservata e fiera difende l’indole dell’adolescente, regalando al suo cammino una vita lontana dall’ignoranza.
L’anima inquieta di Biagio è ancora un dedalo di curiosità e attese non semplici da districare, quando le sue ali attendono un propizio balcone e si preparano a posare le pagine più dolci e intime della nostra coscienza nei salotti esclusivi. I protagonisti del tempo invitano con stupore e divertimento l’isolano giovane e bello, assetato di versi e esperienze, notti bianche e calici di champagne, risate e conversazioni sottili.
Biagio Arixi arriva quasi per caso e si fa strada con l’intelligenza vivissima e il cuore generoso, l’anticonformismo ribelle e la tenerezza di chi vuole amare e essere amato senza secondi fini. Presto la sua compagnia è contesa dai grandi del mondo ed è quasi un fiore all’occhiello, il distintivo di una sensibilità aliena dalla noia degli apparati e assetata di solchi più spessi del pensiero. L’incontro con il grande visagista Gil Cagnè, propiziato dalla sua amica di infanzia trasferita a Roma e importante figura professionale della cosmesi, spiana la strada al giovane poeta.
I suoi toccanti verdi di adolescente, custoditi nel segreto di un bianco quaderno, si preparano ai fasti dell’editoria nazionale e dei premi letterari in cambio della sua collaborazione al libro del make-up di Gil, che è uomo capace di sincera gratitudine.
Le porte del celebre locale Jackie O, dedicato al mito della first lady sposata con John Fitzgerald Kennedy e poi compagna del magnate ellenico Aristotele Onassis, dipingono di scintillanti incontri la vita del ragazzo di Villasor.
Nella metropoli ha ritrovato suo fratello Dino rientrato negli Stati Uniti, ora domiciliato nella romantica arteria degli artisti, la celebre Via Margutta delle Vacanze Romane di un ottimista dopoguerra italiano.
Biagio Arixi è il confidente delle stelle del cinema, ascolta i segreti di Catherine Spaak ed Elsa Martinelli, ha familiare conoscenza con il divino e bizzoso nume della danza Rudolf Nureyev, cammina a braccetto con la straordinaria Giulietta Masina e scherza amabilmente con il mito di Liza Minnelli.
La vertigine di questo misurarsi senza barriere con i giganti del jet set internazionale non scalfisce la corteccia del ragazzo educato e amabile, elegante e leale, che svela gli altari segreti e scrive le storie delle sue ardenti passioni in un’epoca ancora bigotta e severa. Negli anni dei suoi primi successi, la società italiana è ancora incapace di portare il sacro rispetto all’omosessualità.
Biagio vive le sue storie con garbo e riserbo, privilegia il pudore e non vuole turbare il comune sentire della gente con uno stile libero, che è il seme dei suoi libri nuovi e coraggiosi.
Le sue poesie d’amore conquistano il pubblico e la critica e guadagnano primari premi letterari che consacrano Biagio. Tra i critici, qualcuno scomoda l’impegnativo paragone con i nomi del calibro di Sandro Penna, il poeta del desiderio senza infingimenti; e Kostantinos Kavafis, il vagabondo di Itaca e della sua ricerca.
Quando gli viene presentato da Dino un giovane napoletano di bellezza e talento, lo stilista Rocco Barocco, Biagio ancora non immagina di essere chiamato a una avventura eccitante e cosmopolita al seguito di un futuro re italiano dell’alta moda, del quale cura le pubbliche relazioni in chiave internazionale con il suo fare delizioso ed empatico, che schiude mille porte dorate. Questi sodalizi non sono mai traditi da capricci e sgarbi, perché la nobile cortesia di Biagio Arixi conserva il filo magico dell’amicizia e del rispetto, del dialogo autentico e della solidale costruzione.
Il sognatore di ieri è oggi un uomo di successo e gira il mondo, sempre incontrando grandi personaggi ed eventi scintillanti, che il suo cuore di eterno ragazzo filtra con la commozione della nostalgia per il mondo di ieri e la sua isola amica.
Il mal di Sardegna lo richiama ancora inebriato da tante glorie e apparizioni televisive da Maurizio Costanzo, amiche adoranti e salotti lussuosi, libri di successo e mille iniziative nobili di filantropia. Biagio torna a casa e pensa a restituire la sua fortuna ai meno abbienti e fortunati, con un occhio di riguardo ai bambini, in ognuno dei quali ritrova il bambino che è stato tra le strade del suo paese. Il giovane bello e sempre sorridente con il sogno dell’aliante è ora un maturo gentiluomo giovanile e raffinato, che ritrova tra i mobili della sua casa d’infanzia l’identità e la commozione di quei giorni perduti.
Celebra altre iniziative di fiaba per i più piccoli e tesse un progetto purtroppo non realizzato.
Ma che importa? Quando un accidente del cuore ferma il suo occhio, il disegno non muore.
La sua aura è ancora la scia di una cometa, che porta a questo povero mondo di oggi la poesia e la bellezza, il coraggio civile e il coraggio di essere se stessi in un mondo ostile.
Il suo passaggio tra noi non è di quelli che si cancellano.
In copertina: Biagio Arixi con Alberto Moravia
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