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Il cinema all’aperto e quelle serate di settembre_di Simonetta Columbu

Nel cerchio della finzione la grande sfida è trovare la verità. E la verità si concretizza attraverso l’immedesimazione. L’immedesimazione degli attori, del regista, del pubblico.

Cinema, nuovi sguardi e fenicotteri; direi che queste tre parole possano definire il minimo comune denominatore della serata del 6 settembre presso la Manifattura di Cagliari.

Una serata di cinema all’aperto i cui protagonisti erano i cortometraggi. Hanno dato il via due corti fuori mostra a cui son seguiti 8 cortometraggi.

Questo spazio di proiezione e condivisione esiste da 4 anni, nasce nel 2021 per mano di Spazio Odissea con Peter Marcias e Gianluca Floris che hanno poi affidato la realizzazione della serata a Pietro Medda. Lo sguardo del pubblico rinnova il lavoro.

Lo sguardo del pubblico lo innalza, lo rende vivo. Un regista crea, forse solo per sé. Inconsapevole di cosa produrrà. O forse crea anche per gli altri. Per condividere un bisogno recondito. Un desiderio atavico e non dichiarato. Non è stata lasciata nessuna sedia libera delle centinaia presenti. Un pubblico fitto, attento, entusiasta. E la città di Cagliari si arricchisce. Perché son proprio le serate come questa che impreziosiscono un luogo.

La serata è stata moderata da Pietro Medda.

Pietro, La serata di sabato è stata davvero straordinaria. Cosa, secondo te, l’ha resa così speciale?

Il pubblico fedele e, soprattutto, il fatto che i film vengano portati direttamente dagli autori, senza l’uso di grandi cataloghi.

Sei anche tu un regista?

Regista e direttore della fotografia.

Con quali criteri selezioni i lavori?

La durata (meno di 20’, possibilmente entro i 10’); 

Il genere (accogliamo tanto ma non proietterei 5 minuti di schermo bianco); 1 lavoro a regista (se non in casi particolari, come ad esempio un dittico che rispetti le durate già citate o una coppia di brevissima durata); Evito elementi che ci costringerebbero a filtrare il pubblico come ad esempio il nudo esplicito, la stroboscopia spinta o simili che ci impedirebbero l’ingresso libero.

Non essendoci gare e premi lavoro per una scaletta godibile, non troppo pesante da seguire, per il pubblico nel rispetto degli autori.

Grazie Pietro! Il cinema è magia, e ieri, alla Manifattura ce l’avete fatta respirare.